CAPTAIN FANTASTIC TRIONFA ALLA FESTA, CHE CHIUDE IN GRANDE CRESCITA
2016
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CAPTAIN FANTASTIC TRIONFA ALLA FESTA, CHE CHIUDE IN GRANDE CRESCITA
Date: 27/10/2016
ARTE | CULTURA | SPETTACOLO
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CAPTAIN FANTASTIC TRIONFA ALLA FESTA, CHE CHIUDE IN GRANDE CRESCITA di Daniela d'Isa
La Festa del Cinema di Roma, è terminata con numeri tutti positivi. In finale "Captain Fantastic” ,con Viggo Mortensen nella parte di un padre di sei figli fuori dal comune, ambientato nelle foreste del nord America, ha trionfato aggiudicandosi il premio del pubblico BNL “Perché fare una Venezia di serie B se si può avere Roma di serie A?” con questa metafora il direttore artistico della Festa Antonio Monda ha risolto la solita polemica sui due più importanti eventi di
cinema italiani ed ha elencato i suoi dati: 72 i film presentati, 50 retrospettive e omaggi, 26 i Paesi rappresentati, 13% in più di biglietti venduti, il 18% in più di pubblico, il 39% in più di media internazionali che si sono occupati della Festa, tra cui il New York Times e il Los Angeles Times. Tra i film segnaliamo ai nostri lettori “Denial” con una Rachel Weisz che lotta strenuamente con un pool di agguerriti avvocati contro lo storico David Irving, reo di negare l’esistenza dell’olocausto. Potente anche se in certi punti indugia troppo in un gusto alla Tarantino, “The Birth of a Nation”, in cui Nate Parker porta sul grande schermo la storia di uno schiavo afro-americano che guidò negli Anni Trenta una sanguinosa insurrezione in Virginia. A chi ama la storia piacerà il docu-film di Francesco Patierno “Naple 44”, capace di raccontare l’orrore della guerra attraverso i ricordi dello scrittore Norman Lewis che, arrivato a Napoli nel 1943 con la Quinta armata americana, dipinge il bello e il brutto di una città distrutta ma non domata. Presentata da Monda come un Nanni Moretti dell’esordio, la regista Karen Di Porto ha anche interpretato (girando in motoretta la città, unico aggancio a Moretti) il suo “Maria per Roma” in parte autobiografico. Si tratta di 93 minuti in cui una ragazza della media borghesia romana insegue il suo sogno di diventare attrice guadagnandosi la vita consegnando le chiavi di prestigiosi appartamenti ai turisti. Film genuino, ma poco più di una prova di fine corso. Per gli appassionati del cinema in 3D “Sword Master” di Derek Yee, produttore e regista leggendario di Hong Kong, catapulta nel mondo delle arti marziali con una storia, anche poetica, di amore, onore e vendetta. Fuori dalla selezione ufficiale, ma imperdibile “Genius” di Michael Grandage ci riporta alla New York degli Anni Venti con la vera storia del tormentato Thomas Wolfe (un Jude Law mai così bravo), sostenuto da un editor (Colin Firth), scopritore anche di talenti come Francis Scott Fitzgerald ed Ernest Hemingway. Ultimo film italiano, ancora una volta legato ad un tema che ha riecheggiato molto alla Festa, la crisi del mondo del lavoro, “7 minuti”, definito dal regista Michele Placido un thriller psicologico. Tratto dalla storia di un gruppo di operaie francesi, il film scritto da Placido con Stefano Massini (che ne aveva già fatto uno spettacolo teatrale), racconta i dubbi di undici donne rappresentanti sindacali di una fabbrica tessile di Latina. A loro così diverse per età, nazionalità, legami familiari, ma allo stesso tempo ugualmente disperate, sono legati i destini di tutte le altre trecento impiegate. Accettare la riduzione di 7 minuti dell’intervallo di lavoro diventa una trappola dalla quale poi non si potranno tirare indietro?
La Festa torna il prossimo anno dal 24 ottobre.
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